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È l’ora del silenzio. Ma certo, è notte fonda. No, le lancette dell’orologio non c’entrano nulla. È la testa che chiede silenzio.

No aspetta, ascolta con attenzione, non è solo la testa. Domandano silenzio anche il cuore e la pancia. Hai ragione.

Silenzio. Eppure, in lontananza, mi pare di sentire un altro lamento. Si avvicina veloce. Corre verso di me. Mi travolge. Mi butta a terra. No, mica il lamento, bensì il corpo da cui proviene.

Testa, cuore e pancia, intanto sottovoce, continuano a chiedere silenzio.

Il corpo, invece, è meno educato, più irruento. Il corpo non chiede il silenzio, il corpo lo impone. È sicuro di sé. Sa cosa vuole. Il corpo è assertivo. Chapeau.

Resto immobile. A terra. Con la testa, il cuore e la pancia inchiodati al suolo.

Silenzio.

E nel silenzio si fa strada il respiro.

Aveva ragione il corpo. Come sempre.

Un sorriso,

M.

 

2 thoughts on “Silenzio. Respira.

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